La seconda serie delle mappe del cosiddetto Catasto napoleonico di Imola comprende cinque elaborati (numeri di inventario da 546/1 a 546/5).
Come quelle della serie prima sono in generale databili al periodo successivo al decreto napoleonico del 2 marzo 1810, che avviava la formazione del catasto anche nel Dipartimento del Reno, e la caduta del regime nel 1814, ma per alcune si può circoscrivere ulteriormente la datazione, come ad esempio per quelle firmate dal perito Gaetano Astolfi (1751-1810) che dovettero essere state ultimate nello stesso 1810.
A differenza di quanto riscontrato per la serie prima, si osserva invece una generale omogeneità dei supporti: le carte sono di stesso formato, quello all’epoca detto “imperiale”, ad alta grammatura ossia di maggior spessore, e con stesso tipo di filigrana che ne attesta identica provenienza.
Si tratta delle “belle” copie definitive, ovvero mappe che – se il relativo catasto fosse entrato in vigore – avrebbero costituito il documento ufficiale di riferimento per l’imposizione fiscale e sarebbero, come si dice nel gergo tecnico proprio di questi strumenti, “andate in conservazione” costituendo cioè il punto base della raccolta dati da tenere sempre aggiornata con i successivi passaggi di proprietà e/o di valore.
Tutte recano pertanto la firma dell'autore, in quanto questa non è da intendersi quale generica volontà di testimonianza autografa delle proprie fatiche da parte del perito, ma acquista bensì il significato di asseverazione giuridica di ciò che è riportato sulla mappa stessa, ossia di attestazione paragonabile alla pubblica fide notarile.
Tecnicamente furono realizzate per copia dalle mappe di studio, con un procedimento manuale meglio descritto alla pagina “Rilievo e disegno del territorio nell’Ottocento”. Oltre a segni di punta di compasso, presentano quindi tratti a matita in parte visibili sotto al disegno a penna realizzato ad inchiostro bruno, nonché campiture di finitura ad acquerello.
Nonostante si tratti di documentazione statale afferente al territorio imolese, sono tornate a far parte del patrimonio pubblico e conservate presso la Sezione di Imola dell’Archivio di Stato di Bologna solo dall’anno 1988. Dal punto di vista archivistico da allora queste mappe sono raccolte e indicate come “serie seconda” del Catasto napoleonico. Tuttavia nei due secoli di vita trascorsi hanno conosciuto ordinamenti differenti, come testimoniato dai diversi numeri identificativi antichi, presenti ora al recto ora al verso delle carte stesse. Sia questo sia altri elementi portano a ritenere che nel tempo siano accadute improprie dispersioni e che non tutte le mappe redatte ci siano pervenute. [CS, 14 mar. 2025]
Si fornisce di seguito uno schema dei dati descrittivi.
AS-BO-Imola, Catasto napoleonico, mappe, serie II
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numero id. | oggetto | supporto | media grafici | autore | corrisp. serie prima | |||||||
attuale | antico | località | titolo originale | H max in cm | L max in cm | tipo | tecnica grafica | scala di rappresentazione | orientamento | |||
546/1 | al recto 23; al verso 27 | Santa Maria di Zello | Comune di Santa Maria di Zelo. A. Croce in Campo. Territorio imolese. Stato di Romagna | 52,9 | 77,4 | carta vergata | cervo inscritto in un cerchio | matita, penna e acquerello | Scala [ticonica] di pertiche 400 di Bologna | inclinazione più 60 gradi circa (freccia con punti cardinali); sul lato superiore dx interruzione del bordo di squadratura | Nicola Tamossi pubblico perito | 546 |
546/2 | al recto 40; al verso 15 | San Cassiano di Croce coperta | San Cassiano di Croce coperta Territorio imolese | 74,5 | 51 | carta vergata | cervo inscritto in un cerchio | matita, penna e acquerello | Scala [grafica] di pertiche numero 300 di Bologna e scala [grafica] di pertiche numero 300 d’Imola | inclinazione più 5 gradi circa (rosa dei venti); sul lato sin e sul lato dx interruzione del bordo di squadratura | Vittorio Conti pubblico perito | 537 |
546/3 | al recto 37; al verso 16 | Santo Spirito | Romagna. Territorio imolese. Villa di Santo Spirito | 51,9 | 74,7 | carta vergata | cervo inscritto in un cerchio | matita, penna e acquerello | Scala [grafica] di pertiche 400 di Bologna e scala [grafica] di pertiche 400 misura d’Imola detta di San Cassiano | inclinazione più 45 gradi circa (rosa dei venti); bordo di squadratura continuo | Gaetano Astolfi perito e Nicola Conti pubblico perito | - |
546/4 | al recto 38; al verso 6 | Vidiuno | Comune di Vidiuno Territorio imolese | 73,7 | 48,3 | carta vergata | cervo inscritto in un cerchio | matita, penna e acquerello | Scala [grafica] di pertiche numero 300 di Bologna e scala [grafica] di pertiche numero 300 d’Imola | Nessuna inclinazione rispetto all’asse nord-sud geografico (rosa dei venti); bordo di squadratura continuo | Vittorio Conti pubblico perito | 545 |
546/5 |
| Mordano | Romagna. Territorio imolese. Comunità€ di Mordano (cartiglio a volute) | 52,1 | 74,8 | carta vergata | cervo inscritto in un cerchio | matita, penna e acquerello | Scala [grafica] di pertiche 400 misura di Bologna e scala [grafica] di pertiche 400 misura d’Imola detta di San Cassiano | inclinazione: più 45 gradi circa (rosa dei venti); sul lato superiore sin interruzione del bordo di squadratura e linee di costruzione aggettanti | Gaetano Astolfi perito | - |